Stati Uniti, la liberta’ di vita ed il concetto democratico

Stati Uniti, paese esplicitamente democratico (almeno così gli americani piace attribuirsi); ma nel quale avvengo fatti scabrosi e quantomeno inaccettabili da parte di tutte quelle società esplicitamente democratiche.

Faccio riferimento ai recenti fatti di sparatoria avvenuti nello stato della Floria, e più precisamente in una scuola superiore del Parkland, dove la strage ha provocato sette morti e oltre 50 feriti.

Fatti totalmente inaccettabili in paesi dichiaratamente democratici, ma negli Stati Uniti, la vendita delle armi ricordiamo che è legalizzata anche ai minorenni.

Voglio fare una breve analisi su dei dati statistici verificati sino al 2016 e ripresi da un articolo del giugno 2016 di Alberto Bellotto sulla testata giornalistica Lettera 43.

Negli USA circolano mediamente tra i 270 e i 310 milioni di armi (dato riferito al 2009).

Si tratta di una stima del sito Gunpolicy.org fondato da Aaron Karp, docente dell’università di Norfolk.

Stando ai dati raccolti dal sito il tasso di possesso di armi da fuoco è pari a 101 ogni 100 abitanti.

Il valore si basa sulla media tra le armi in circolazione e gli abitanti: in realtà quindi ci sono molte persone che ne possiedono più di una e altre che ne sono sprovviste.

I dati evidenziano anche che il rapporto della presenza di pistole nelle case americane è pari ad una pistola ogni tre case.

Nel 2014 il 31% delle abitazioni americane custodiva almeno una pistola, il dato negli anni è rimasto costante, anche se rispetto al 2013 è stato registrato un calo del 6%, in quello stesso anno si sono registrate 33 mila morti.

Nel 2014 pistole e fucili hanno provocato l’uccisione di 33.599 persone (in Italia, dato 2011, siamo a 780) con un tasso di mortalità di 10,54 vittime su 100 mila abitanti.

Il vecchio West e il profondo Sud sono le due zone in cui le armi circolano di più.

Ai vertici di questa speciale classifica c’è uno degli Stati meno popolosi degli Usa: si tratta del Wyoming, dove la percentuale di persone che possiede almeno un’arma sfiora il 60% (59,7).

Poco sotto due Stati vicini: il Montana 57,7% e il South Dakota 56,6%.

Anche il profondo Sud si è armato, in testa il Mississippi con il 55,3%, seguito da Alabama a 51,7% e Louisiana (44,1%).

Al lato opposto della graduatoria ci sono le pacifiche isole Hawaii dove solo il 6,7% dei residenti possiede un’arma.

Tornando nel continente gli Stati con meno pistole sono i primi dell’Unione con in testa il New Jersey (12,3%).

Tassi bassi anche per i vicini Massachusetts (12,6%), Rhode Island (12,8%) e Connecticut (16,7%).

Fa riflettere il fatto che in coda alla lista, al 40esimo posto, ci sia la Florida, teatro della sparatoria all’interno del locale gay Pulse di Orlando.

Se il valore della mortalità in tutto il Paese è di 10,54 persone uccise da una pistola o fucile su 100 mila abitanti, ci sono comunque dei picchi dove le armi sono più diffuse, in testa la Louisiana, situata al secondo posto come numero di armi da fuoco pro capite tra gli Stati del Sud, la Louisiana conquista il triste primato di Stato americano con il più alto tasso di mortalità per armi da fuoco con un valore di 19 vittime su 100 mila.

Alle sue spalle altri due Stati del Sud, il Mississippi (18,3) e Alabama (16,9).
Tra i Paesi del Nord, come nella classifica sul possesso delle armi, ‘vince’ ancora una volta il Wyoming, seguito del Montana.

Lì dove circolano meno armi ci sono anche meno morti legati al loro possesso, questo è il caso degli stati delle Hawaii (2,6) e di Rhode Island (3).

In generale tutti gli Stati del Nord est del Paese hanno un tasso molto basso rispetto alla media nazionale, come il Massachusetts (3,2) e Connecticut (5).

La sparatoria di Orlando con i suoi 50 morti e 53 feriti è stata la sparatoria di massa più sanguinosa degli Stati Uniti, superando quella del Virginia Tech nel 2007 e quella avvenuta nella scuola di Sandy Hook in Connecticut nel 2012, anche allo stato attuale del 2018.

Da quest’ultimo massacro in poi, fino ai tragici fatti della Florida, negli Usa ci sono state 998 sparatorie di massa per un totale di 1.105 morti e 3.929 feriti.

I dati sono agghiaccianti, ma nonostante tutto non si denota un’azione efficace intrapresa da parte del governo americano;  per trovare una soluzione risolutiva a questo problema che conta oltre mille morti fra la strage di Orlando a quest’ultima in Florida

Sicuramente negli Stati Uniti c’è ancora molto da fare nel campo della politica sulla libera commercializzazione delle armi da fuoco, come resta anche discutibile il concetto di democrazia lautamente attribuito dagli Americani agli Stati Uniti come paese libero, ma dove vige una reale restrizione al diritto di vita che ogni cittadino di qualsiasi paese al mondo dovrebbe avere garantito.

Davide Lombino

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