Australia; per cominciare

Cari amici; oggi parliamo dell’Australia un continente vasto e per molti aspetti non esplorato; ha un’estensione di 7.617.930 km² ed è il sesto paese del mondo per estensione ma il primo dell’Oceania e dell’intera Australasia. 

Il territorio è abbastanza variegato; a sud si trova un tipico paesaggio mediterraneo mentre salendo verso il centro, troviamo un territorio completamente tropicale per arrivare al nord del continente dove nello stato del Northern Territory c’è un ambiente poco ospitale, giacché il territorio è di tipo desertico; in questa regione vive poca popolazione la maggioranza localizzata nella capitale Darwin.
L’Australia ha una forma di governo ibrida ossia è una monarchia parlamentare federale ; il capo dello stato è la regina (o re) d’Inghilterra (dal 1952 Elisabetta II), la quale vanta perciò anche il titolo di Regina d’Australia. 

Il suo potere è soltanto formale, essendo rappresentata nel Paese da un Governatore Generale d’Australia, a cui la costituzione riconosce ampi poteri esecutivi, ma che generalmente esercita in sintonia e tenendo conto del parere del primo ministro. 

L’Australia è un paese che va scoperto da nord a sud; le persone sono amichevoli e la società è organizzata in maniera meno formale. Questo paese è il frutto della realizzazione di un mondo interamente globalizzato; infatti, non esiste un’etnia nativa tranne che quella aborigena; per il resto è composta da gruppi etnici di vari paesi del mondo con rappresentanze dei paesi di tutti i continenti Europei; Africani; Asiatici; Americani (questi ultimi anche se in minoranza). L’integrazione interrazziale ha fatto sì che non esistono classismi all’interno della società. Per quanto riguarda l’emigrazione italiana; alcuni cenni storici riferiscono che  durante la Seconda Guerra Mondiale, più di 18.000 prigionieri di guerra italiani sono stati inviati ai campi d’internamento in  l’Australia. 

Se all’inizio l’internato era visto come il “nemico straniero”, dopo il 1942 un gran numero di essi sono stati impiegati in aziende agricole, senza molta sorveglianza. Successivamente per far sì che il paese si popolasse; furono introdotto leggi atte a favorire l’emigrazione verso il nuovissimo continente. 

Oggi le cose sono molto diverse; le leggi che regalano l’emigrazione sono molto rigide; ed il governo sta limitando il numero di persone che intendono trasferirsi in Australia. 

Ma non bisogna mai demordere; il governo australiano incoraggia l’emigrazione provvisoria per professioni per le quali c’è mancanza di personale; ovvero per i giovani che hanno un’età compresa dai 18 e i 30 anni; possono fare richiesta di un visto holiday-working della durata massima di 12 mesi (resta la possibilità che se l’azienda garantisce per il lavoratore lo stesso possa rimanere stabilmente nel paese per tutta la durata del contratto di lavoro). Bisogna però valutare se si hanno i requisiti necessari per potervi accedere; poiché il governo cerca persone per specifiche professioni e solo altamente professionalizzate. 

Per verificare i requisiti professionali bisogna consultare la SOL (Skilled Occupation List) tramite il sito: http://www.italiansinfuga.com/2010/05/18/nuova-lista-sol-di-professioni-richieste-per-emigrare-in-australia/; si tratta di una lista contenente tutte le professioni maggiormente ricercate in Australia; alle quali viene abbinato un codice. 

Scorrendo la lista bisogna cercare la professione più affina ai propri requisiti. Per maggiori informazioni o richieste di visto si deve consultare direttamente il sito istituzionale del governo australiano politiche d’immigrazione (troverete il link a destra del sito). 

Altra strada per accedere in Australia è trovare un’azienda che possa sponsorizzare il lavoratore; in questo caso sarà la stessa azienda che garantisce per lui; e pertanto ne fa espressa richiesta. 

Per finire diciamo che oggi il mercato del lavoro richiede sempre più flessibilità non solo lavorativa ma anche geografica; pertanto per i giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro; dopo un percorso di studi professionalizzato; arricchirebbero il loro curriculum con un’esperienza di lavoro internazionale svolta in un paese come l’Australia; dove possono lavorare; fare esperienza ed anche conoscere un paese ricco di risorse e di bellezze naturali.


Davide Lombino

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