Berlusconi; il Pdl ed il disfattismo mediatico populista; un trinomio che destabilizza l’Italia verso la leadership europea

Chi fa demagogia politica; non è un vero politico; ma un affarista intento ad racimolare più voti possibili; al fine di perseguire i propri obiettivi. 

Abbiamo sentito in questo periodo pre-elettorale; che Silvio Berlusconi ha promesso fra le tante cose, di abolire l’IMU in caso di una sua rielezione. Una riflessione in materia va fatta; l’lMU non è una tassa iniqua; ma equa in quanto essendo progressiva sui redditi; permette di far pagare tutti ma nella giusta misura. 

L’impiego o l’operaio proprietario di un appartamento, paga un importo esiguo come si è visto già precedentemente lo scorso anno; e permette di far pagare di più a chi possiede molti beni immobili; così facendo lo Stato può usufruire di un introito rilevante; per poter garantire i servizi di pubblica utilità.
Togliendo l’IMU definitivamente si ricadrebbe nel l’errore già commesso; quando l’allora governo Berlusconi decise di togliere l’ICI. 

La diretta conseguenza fu che i comuni italiani si trovarono privi di fondi monetari, per la gestione dei servizi essenziali comunali. Il maggiore beneficio derivante dall’abolizione dell’IMU; verrebbe tratto proprio dalla classe sociale più ricca, la quale risparmierebbe una considerevole somma di denaro. 

Lo Stato dovrebbe chiedere ai  cittadini l’esborso di una nuova tassa (sotto altre forme); per far fronte alla spesa pubblica, la sperequazione sociale derivante sarebbe totalmente a carico delle classi sociali meno abbienti. La campagna populista elettorale berlusconiana; è incentrata sull’abolizione delle tasse; le quali sono di vitale importanza per il mantenimento ed il garantismo dei servizi dello Stato. 

Non esiste paese dove non si pagano le tasse; non esiste democrazia se si adotta una politica populista; non si è politico se si attua solo ed esclusivamente demagogia mediatica. 

Mario Monti in un intervista rilasciata ieri; ha definito Berlusconi “un cialtrone”; per tutto quello che sta promettendo; ma che non può mantenere. Bisognerebbe tenere a mente che i governi di centro-destra guidati da Berlusconi; sono stati esecutivi senza guide di linee di condotta divise da profonde fratture interne; sono inoltre state condotte riforme legislative ad personam; e non sono state fatte leggi valide sull’ anti-corruzione per combattere l’illecito. Nell’ultimo esecutivo sotto la sua guida;  è stato anche depenalizzato il falso in bilancio; non è più reato; solo in Italia però; il resto dell’Europa e rimasta sgomenta della legge entrata in vigore. 

Il Presidente degli Stati Uniti e i leader europei (ad esclusione dell’amico Putin); auspicano a gran voce che Berlusconi ed il polo da lui diretto non vincano le prossime elezioni; il rischio sarebbe un nuovo grave dissesto economico-finanziario per l’Italia. 

L’Europa tutta considera fuori il Pdl come partito centrista europeista. Berlusconi ed il Pdl hanno spesso mostrato antipatie verso L’Unione Europea; dichiarando che sarebbe meglio uscire dall’Unione per il bene del Paese. Ultima riflessione che merita riguardo di analisi; e proprio la linea di ingovernabilità condotta da Berlusconi durante l’ultimo esecutivo. 

L’ingovernabilità è la mancanza di direttiva politica; hanno fatto sì che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una estrema manovra d’ingegneria politica ha destituito il governo Berlusconi; formando un governo tecnico guidato da Mario Monti; per fronteggiare la grave emergenza finanziaria prodotta dal centro-destra. Il governo Monti anche se ha intrapreso un processo di riforme non sempre equo; ha evitato il dissesto economico-finanziario dell’Italia. 

L’Italia ha bisogno di emanare riforme in linea con le direttive dell’Unione Europea quale essa appartiene; bisogna avviare un processo politico nuovo; c’è bisogno di una politica chiara reale concreta; lasciamo la politica astratta ed incoerente ad una parentesi storica triste della nostra storia politica italiana.


Davide Lombino

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