Libertà di rete; un diritto umanitario mondiale

L‘evoluzione socio-culturale che l’umanità ha conquistato; lo deve senza dubbio anche allo sviluppo delle tecnologie informatiche della comunicazione globale; che hanno interessato il nostro pianeta nell’ultimo ventennio. 

I primi passi si sono mossi con la nascita di internet poco più di 40 anni fa, ma il perfezionamento nonché il progresso tecnologico- culturale si è raggiunto 20 anni fa con la nascita e successiva affermazione del web. 

Quest’ultimo timidamente nato come utilizzo di élite da parte di aziende multinazionali per scopi di business, ma successivamente affermatosi come diffusione di comunicazione di massa e’diventato l’emblema della globalizzazione come elemento indispensabile della comunicazione.

La rete la si puo’ senz’altro dichiarare patrimonio mondiale dell’umanità, in quanto la sua diffusione si è affermata liberamente, e la sua accessibilità ottenuta a costi contenuti. 

Questa libertà oggi risulta scomoda soprattutto alle grosse multinazionali delle telecomunicazioni; che hanno avanzato un idea di regolamentare il web con una policy che ne limiterebbe o quantomeno ne controllerebbe l’utilizzo stesso da parte della collettività. In particolare si vorrebbe delegare all’International Telecommunication Union (Itu), con sede a Ginevra organo interno delle Nazioni Unite; poteri e competenze su aspetti altamente rilevanti della policy stessa. 

La proposta verrà discussa dal 3 al 14 dicembre prossimo a Dubai; dove si terra’ una conferenza intergovernativa Itu chiamata World Conference on International Telecommunications (Wcit-12). Un tale provvedimento porterebbe ad una retrogressione sociale inaudita. 

Ci auspichiamo che i ministri Terzi e Passera siano almeno questa volta a tutela della rete, come già garantisce l’Unione Europea; speriamo che gli interessi economici delle multinazionali non abbiano la meglio sulla tutela di un servizio sociale globale. Il web è patrimonio dell’umanità, la rete è libera e tutti hanno il diritto di usufruirne. 

Tutti liberi dentro la rete meno che le speculazioni finanziarie; perché i poteri mediatici,politici ed economico-finanziari dei colossi imprenditoriali; vengono attuati; per limitare e controllare la già condizionata libertà di tutti.

Davide Lombino

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