L’Italia ed il governo degli ingovernabili; Napolitano riconfermato presidente, il quale si fa carico di trovare una soluzione alla ingovernabilità cronica che affligge il paese

L’Italia prova a ripartire riaprendo il dialogo alla formazione di un nuovo governo. Dopo il mancato accordo per l’elezione del presidente della Repubblica; e la rielezione di Giorgio Napolitano; si è dinnanzi ad un nuovo ma conosciuto enigma: la formazione di nuovo governo. 

Questa volta Napolitano essendo stato chiamato da tutte le forza politiche in campo ad accettare una sua riconferma; ha dettato le sue direttive: accettare si; ma riservandosi il diritto di dimettersi, qualora non dovesse trovare disponibilità alla cooperazione; da parte di tutte le componenti politiche per la formazione di un nuovo governo di stabilità. 

Napolitiano si è subito messo a lavoro trovando nel nome di Enrico Letta la persona chiamata in causa per la formazione del nuovo governo. Nome condiviso da molti ma additato da tanti; anche da personalità interne del Pd che hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Letta come sotto-segretario del Pd essendo incompatibile con il mandato accettato di premier pro-tempore.
Le polemiche non sono mancate neppure durante le celebrazioni del 25 aprile; nel quale il leader degli esponenti del movimento cinque stelle Beppe Grillo; hanno dichiarato ufficialmente la morte della festa della liberazione. Dure le accuse da parte di tutto il mondo politico nonché dello stesso neo premier. La situazione politica resta delicata dove risulta sempre più ardua trovare una via d’uscita nella formazione di un governo di larghe intese. 

Letta non ha sciolto le riserve sulla lista dei nomi dei ministri da presentare per la formazione di un governo; ma dai primi indizi sembrerebbe prendere forma una formazione di tipo mista; meta governo composto da politici e l’altra da tecnici. Molti i nomi altosonanti alle cariche dei dicasteri tra i quali Massimo D’Alema; (nome già proferito in passato); il quale non ha trovato il consenso neppure da parte di alcuni organi del Pd stesso. 

Letta chiamata ad un arduo compito; che si sostanzia nel trovare una soluzione rapida ed al più presto possibile; per la creazione di un governo sostenibile. 

Compito reso vano dal Segretario del Pd Pierluigi Bersani; che dopo numerosi tentativi ha dovuto rinunciare all’intento di creare un suo proprio governo. 

Nelle prossime ore si vedrà se il neo-premier godrà della fiducia necessaria per la formazione di un governo che dovrà durare; almeno (molti pensano) fino alla modifica delle leggi ritenute necessarie per la governabilità (compresa la legge elettorale); con possibilità di tornare alle urne nel prossimo mese di ottobre.


Davide Lombino

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