Multinazionali, la ricerca del profitto economico massimizzando lo sfruttamento del pianeta

Viviamo in un mondo dove le multinazionali fanno da potere economico e mediatico; dove spesso gli impegni presi non vengono mantenuti, a causa d’interessi economici superiori, che appannano la vera visione globale sulle condizioni di salute del nostro pianeta; minando anche alla stessa esistenza dell’uomo stesso.

Non sempre le promesse sottoscritte, vengono poi mantenute; ciò ci fa rendere conto come si è relegato la funzione dei contratti scritti, a mere formalità dovute.

Così è stato con gli accordi del trattato di Kyoto, sulla salvaguardia del nostro pianeta dagli effetti del surriscaldamento globale (complice le multinazionali, e l’industrializzazione).

Nonostante gli appelli degli scienziati e dei climatologi, riguardanti i cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta, causati dall’effetto serra mondiale, nonché il continuo aumento delle dimensioni del buco nell’ozono, nessuno sembra effettivamente fare qualcosa per cercare di fermare gli effetti dell’inquinamento mondiale.

Altro fattore di rischio per il nostro pianeta è rappresentato dalle deforestazioni.

Con questo termine si intende la riduzione di boschi e foreste; si tratta di un processo che ha portato allo sfruttamento intensivo di tutte le aree verdi naturali presenti nel mondo.

Se non si trova subito una soluzione che possa risolvere il problema in modo globale, lo sfruttamento intensivo delle foreste, rischia di mutare completamente il nostro ecosistema, con conseguenze terribili; provocando all’accentuarsi dei seguenti fattori:

  • Intensificarsi dell’effetto serra

Le piante e gli alberi, mediante il processo di fotosintesi clorofilliana, trasformano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera in ossigeno: il disboscamento quindi determina un aumento di CO2 e di conseguenza un acuirsi dell’effetto serra e del surriscaldamento globale.

  • Cambiamenti climatici e rischio idrogeologico. 

Il disboscamento determina cambiamenti nel clima (anche delle singole regioni) e aumenta il dissesto idrogeologico: questo significa che il rischio di frane, alluvioni e smottamenti è sempre più elevato.

  • Minore biodiversità. 

Abbattendo le foreste, numerose specie di animali e vegetali rischiano l’estinzione definitiva e anche da questo punto di vista i mutamenti sul nostro ecosistema sono notevoli.

Attualmente, gli effetti devastanti della deforestazione sono stati messi in evidenza, soprattutto da parte dei Paesi Sviluppati, primi responsabili del fenomeno.

I tentativi messi in atto per ridurre i fenomeni di disboscamento sembrano per il momento nulli, i Paesi in via di sviluppo infatti ritengono di avere il pieno diritto di sfruttare le foreste, proprio come avevano fatto i Paesi occidentali.

Questi, dal canto loro, stanno cercando di reintegrare zone verdi con il rimboschimento ma queste non sono comunque sufficienti ad arginare il problema della deforestazione e le sue conseguenze.

I Paesi industrializzati non sembrano veramente interessati a risolvere il problema, troppi gli interessi economici in gioco.

Multinazionali come Mars, Nestle, Unilever, Pepsico si erano impegnata a non acquistare oli vegetali per la produzione dei loro prodotti; al fine di cercare di disincentivare il disboscamento forestale, ma nessuna di queste aziende sembrerebbe abbia rispettato l’impegno.

Ma cosa possiamo fare per limitare tutto questo?

Noi come consumatori abbiamo un ruolo determinate sulla scelta della politica d’investimento delle risorse primarie di queste multinazionali.

Evitando l’uso di questi prodotti, avremo un duplice benefico effetto:

  • Faremo crollare i profitti derivanti dalle vendite di questi prodotti, obbligando queste aziende alla ricerca di nuove materie prime da impiegare per la creazione di questi prodotti.
  • Introducendo meno zuccheri insaturi nel nostro organismo, contribuiamo a diminuire l’incidenza di malattie come il diabete e ipercolesterolemia, malattie che finirebbero per incidere sulla nostra qualità di vita.

Alla fine di questo articolo potete visionare un breve filmato, che possa dare una chiara e triste evidenza degli effetti negativi sul nostro pianeta, derivanti dal disboscamento globale.

Davide Lombino

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