Napolitano conferisce un pre-incarico di governo a Pierluigi Bersani; scelta difficile di complessità istituzionale; e di ardua attuazione.

Dopo lunghe ore di consultazioni parlamentari; il presidente Napolitano ha deciso di conferire un pre-incarico di governo a Pierluigi Bersani. 

Napolitano ha sottolineato che occorre trovare una maggioranza forte che possa portare avanti quelle riforme necessarie per il cambiamento; in pienezza di poteri senza ulteriori ritardi istituzionali. 

Ovviamente il segretario del Pd da solo, non ha i numeri per la governabilità in parlamento; occorre quindi trovare una soluzione che porti ha creare larghe intese con il M5S o il Pdl.
Al momento la netta posizione radicale di chiusura presa dal M5S su un possibile appoggio di governo a Bersani sembra molto lontana; da parte di Berlusconi c’è una disponibilità al dialogo con Bersani per l’appoggio al governo; avendo espresso un parere favorevole  alla formazione di un governo guidata dal segretario del Pd; a condizioni che si esplicitano in chiaro il programma di governo che Bersani intenderà adottare. 

Renzi ha dichiarato che la strada intrapresa dal segretario del Pd è molto ardua da attuare; ma ne auspica il successo pieno. Il presidente della Repubblica Napolitano ha oltre aggiunto che; qualora il programma di Bersani dovesse fallire, sarebbe disposto ad andare avanti ad oltranza con  un piano di riserva. 

Ciò dovuto dal fatto che essendo entrati nel semestre bianco (Napolitano è a scadenza di mandato); il presidente non può sciogliere le camere ed indire nuove elezioni; ma oltretutto tutto il mondo politico ha espresso un parere unanime di diniego di voler ritornare alle urne almeno fino a quando non si sia fatta una riforma elettorale che abolirà l’attuale Porcellum. 

Anche Mario Monti e Scelta Civica hanno espresso la volontà di creare un governo dalle larghe intese per attuare le riforme quantomeno necessarie per continuare sulla strada aperta dal governo tecnico. La situazione resta alquanto controversa; e non si intravedono schiarite all’orizzonte. 

L’impresa che si avvia ad attuare Bersani è di dimensioni ciclopiche; composta da più incertezze che punti di riferimento. Il segretario continua nell’ipotesi di trovare un accordo con il M5S; il quale nel loro programma di governo presentato hanno espresso riforme non molto dissimile a quello proposta dal Pd. 

Nonostante l’incarico conferito a Bersani; restano tante le perplessità del presidente Giorgio Napolitano che intravede un percorso legislativo arduo da attuare e di scarsa validità. Di certo che la nascita di un terzo polo condotta da Beppe Grillo non ha reso semplice il compito di formare un governo;  inoltre la frazionabilità in cui è diviso il centro; ha creato tante correnti diverse che alla fine non hanno sortito i risultati prefissati all’inizio della ristrutturazione del centrismo italiano: dare al paese un’impronta moderata ma imparziale.


Davide Lombino

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