Australia; società e cultura dai costi elevati

L’Australia resta uno dei posto più affascinanti della Terra. Un paese dalle numerose risorse minerarie e naturali. <br />
Affascinante sono le numerose diversità di etnie che si possono incontrare in questo splendido paese; ricco di colori e dalle bellezze naturali di incontaminata purezza. 

Nello stato della Victoria si possono vedere diversi tipi di vegetazione (c’è la presenza anche della macchia mediterranea); ma quello che si coglie subito è la grande quantità di verde sparso intorno anche ai centri abitati. 

L’integrazione edilizia con la natura viene sempre messa in risalto; abbandonando il progetto di strutture che degradano l’ambiente circostante. Si vive bene in Australia un paese tranquillo “fin troppo”; non c’è il rischio di ammalarsi di esaurimento nervoso; l’uomo ritrova un contatto diretto con la terra, dalla quale proviene. La vita qui è molto cara; più che in Italia; almeno per quanto riguarda l’acquisto del cibo.
Non esiste una politica di controllo dei prezzi da parte del governo federale, per cui i prezzi dei beni alimentari variano giornalmente con differenze notevoli (portando un esempio se si va al mercato oggi; puoi comprare un chilo di pomodori a 5,50 dollari; domani per comprare la stessa qualità di pomodori ci vorranno quasi 11,00 dollari). 

E’ quasi una borsa nera ed il motivo di queste oscillazioni di prezzi non ha ragione di esistere in quanto l’Australia ha talmente tanto terreno che ci sono grosse concentrazioni di industrie che si occupano del settore agro-alimentare; dislocate ovunque fuori le aree suburbane. L’unica ragione plausibile è la speculazione sui prezzi di vendita. 

Lo stesso avviene in qualsiasi altro settore economico ad esclusione dell’abbigliamento dove si comprano buoni capi a prezzi molto più ragionevoli. 

La società australiana mantiene un tenore di vita molto alto; anche in relazione agli stipendi percepiti che sono fra i più alti del mondo. Ma gli Australiani non danno molto valore ai soldi spendono anche cento dollari in cose di poco conto; e sono grandi giocatori di roulette e video poker nonché consumatori di alcool. 

Anche il governo con la tassazione non scherza; si pagano tasse molto alte anche se la pressione fiscale è molto più bassa che in Italia. In Australia in definitiva si vive bene se si lavora in due; qui è possibile ancora comprare una casa in meno di dieci anni di lavoro; ma si deve comunque tenere conto degli interessi che le banche applicano sui mutui; che si aggirano intorno alla media del 16% (in Italia la Corte dei Conte avrebbe già dichiarato tassi usurai i suddetti, se le banche si azzarderebbero ad applicare dei tassi così elevati). 

Come gli Americani anche gli Australiani sono una società improntata sul valore dei soldi; conta chi ne ha di più. Una cultura capitalistica d’impronta Keynesiana, la quale non tiene conto di un valore più alto; ossia il valore umano. 

L’Australia infine resta uno splendido paese, bella e selvaggia; da vedere almeno una volta nella vita; facile per apprendere il sistema sociale in quanto sburocratizzata totalmente; ma difficile da vivere in quanto cara; bisogna prestare molta attenzione a dove e cosa comprare perché con un’ attenta analisi si riesce facilmente a risparmiare moneta sulla spesa acquistando le stesse cose in posti differenti. 

Il tutto è reso più semplice dalla presenza di mega strutture commerciali polivalenti; dove sono presenti al suo interno diverse catene di supermercati e negozi ne voglio citare almeno una il più importante dell’Australia: Chadstone. 

Questo è il centro commerciale più grande di tutto l’emisfero australe con 530 negozi al suo interno e 9.500 posti auto; una vera città commerciale, nulla di comparabile in Italia.

Davide Lombino


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