Expo 2015 una visione globale verso un futuro migliore

L’Expo 2015 si avvia ad un processo di concretizzazione pratico-formale, sotto ogni forma e aspetto valutativo.

Ciò dovuto sia per l’approssimarsi del 2015, sia per la gestione dell’impiego delle risorse occorrenti per dar vita alla manifestazione di stampo globale.


All’Expo 2015 parteciperanno espositori provenienti da 130 paesi del mondo, saranno presenti  60 partecipanti Corporate (tra nazionali ed internazionali), e ci sarà la presenza di 10 organizzazioni internazionali.

Durata della manifestazione prevista, sei mesi dal 1° maggio al 31 ottobre 2015, la previsione di visite stimata è di circa 21 milioni di visitatori di cui il 30% composta da stranieri.

Per quanto riguarda la ricettività si creeranno 500.000 posti letto nell’arco di 90 minuti di percorrenza  da Milano, oltre 100 operator internazionali hanno confermato il loro interesse, ad organizzare pacchetti turistici integrati.

Sul piano delle risorse finanziarie da impiegare bisogna fare un’analisi suddividendo le risorse d’impiego in tre macro aree: Infrastrutture, Costi operativi, Oneri capitalizzati.

Per quanto riguarda gli investimenti nelle infrastrutture da effettuare sarà del valore complessivo di 1.746 mln.

Il Governo s’impegnerà ad effettuare la copertura finanziaria di 1.486 mln di euro  importo così suddiviso:  Governo centrale 832 mln, 436 mln equamente divisi tra Regione Lombardia e Comune di Milano, 218 mln equamente divisi tra Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano.

I restanti 260 mln a copertura dei 1.746 mln proverranno dai privati.
In campo locale gli investimenti urbani e regionali da effettuare si aggirano intorno ai 11,8 mld di euro e 1,7 mld di euro per il sito espositivo.
Ne deriva che l’importo totale degli investimenti sulle infrastrutture di Expo 2015  verrà cosi ripartito:  

  • 48 % Finanziamento del Ministero del Tesoro
  • 37 % Finanziamenti degli Enti Locali
  • 15 % Finanziamenti da Privati

I Costi operativi necessari per l’organizzazione dell’Evento (costi di gestione), il cui valore ammonta a 1.277 mln di euro, interamente coperti dai ricavi previsti.
Gli Oneri capitalizzati (in particolare immobilizzazioni immateriali) il cui valore ammonta a 177 mln di euro.
Il totale degli oneri da sostenere pari a 1.746 mln di euro di investimenti in conto capitale, per la costruzione delle infrastrutture dell’Esposizione verranno così impiegati:

  • 1.235 mln di euro per la preparazione e la costruzione del Sito espositivo (incluso l’investimento di 49 mln di euro per gli spazi espositivi destinati ai Paesi in Via di Sviluppo, quota parte dei 97 mln di euro di contributi ai Paesi in Via di Sviluppo)

  • 359 mln di euro relativi ai collegamenti tra il Sito espositivo e il sistema territoriale circostante

  • 91 mln di euro destinati ad aumentare la capacità ricettiva del territorio e dell’evento

  • 61 mln di euro per opere tecnologiche e di sicurezza.

I benefici economici stimati nel territorio si approssimano intorno ai 34 mld di euro.

Cifre da capogiro ma le quali fanno ben sperare in una ripresa economica dell’Italia, specialmente sul fronte del lavoro, più di 70mila posti di lavoro stimati per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, ed un piano di creazione e realizzazione di posti di lavoro stabili anche dopo l’evento globale.
Obiettivi ottimistici sul fronte economico ed occupazionale, che potrebbe rilanciare anche il made in Italy in campo internazionale (visto che da ormai da parecchi anni arranca).
L’Expo 2015 sarà una visione globale non solo verso il mondo del commercio, ma anche verso una nuova visione futuristica del mondo del lavoro con reali opportunità di lavoro non solo nel breve termine, ma che potrebbe dare vita a nuovi percorsi professionali a lungo raggio.

Davide Lombino

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