Francia e Germania il duopolio europeo; ma l’Italia non sta a guardare


In questi mesi duri; per l’accentuarsi della crisi economica nell’area euro; nasce un forte senso di nazionalismo tra i paesi membri dell’U.E. 

Da una parte c’è l’asse Franco-Tedesco con i due premier Merkel e Sarkozy in prima linea; i quali pensano; essendo gli attuali motori economici dell’ U.E. di poter aver maggior voce in capitolo nella formulazione di leggi e politiche-economiche di tutti i 27 paesi membri. 

Dall’altra ci sono gli altri paesi che si destreggiano tra gabelle e pressioni fiscali imposte dalla Comunità Europea ai danni dei cittadini; per far sì di far quadrare i bilanci nazionali; nell’intenzione di riportando a parametri normalizzati i conti dell’indebitamento pubblico e cercando soluzioni per far ripartire l’economia. 

In questa situazione dualistica; l’Italia fa presente all’Unione Europea che a fronte degli sforzi economici richiesti ai cittadini; occorrono misure di garanzia atte a far ripartire l’economia ed il lavoro. Il governo Monti ha attuato misure economiche “Salva Italia” che porteranno al pareggio di bilancio nel 2013; pertanto chiede una maggiore valutazione ed apprezzamento da parte dell’Unione Europea per il lavoro svolto e soprattutto riguardo gli sforzi che gli Italiani sono stati chiamati ad adempiere.
Monti sancisce l’importanza del ruolo economico svolto dall’asse franco-tedesco; ma aggiunge che i due paesi devono lavorare affinché il processo di crescita economica coinvolga anche gli altri paesi membri dell’Unione Italia compresa, e non si riduca ad un semplice duopolio che al  lungo termine possa danneggiare l’economia europea. Mai come in questo momento l’Italia ha ritrovato quell’unità politica di governo che fino adesso è mancata.

Gli Italiani chiedono riconoscimento per il peso che devono sobbarcarsi; per non incorrere in una trasformazione che vede l’Italia paese di europeisti; diventare uno stato populista. 

Bisogna evitare che Francia e Germania incorrano in un altro grave errore (dopo quello occorso nel 2003 con la violazione dei principi del  trattato di Maastricht); ovvero pensare di poter dirigere l’Europa da soli. 

Monti infine puntualizza che il suo; è un governo di tecnici; di persone che non hanno mai partecipato a candidature politiche; e pertanto non sono stati mai eletti; afferma però che si tratta del governo con il più alto consenso goduto in parlamento; nonostante non persegui obiettivi specifici di nessun gruppo parlamentare. 

La domanda del Premier Italiano rivolta all’Unione Europea è lecita; la risposta deve essere imperativa; l’Europa per essere tale ha bisogno della guida di governo di tutti i paesi dell’Unione; che per farne parte hanno dovuto sostenere sacrifici. 

E’ un riconoscimento naturale; pena la fine dell’essenza stessa della Comunità Europea. Infine l’attuale forza economica di Francia e Germania; non sancisce un naturale riconoscimento politico legittimato come paesi leader con esclusivo mandato di guida per i paesi dell’unione. Fin quando esisterà il monopolio o il duopolio non si potrà parlare di Europa unità. 

Occorre che l’indirizzo politico coinvolga tutti i 27 paesi membri, perché ogni Stato ha diritto per essere coinvolto nella politica di governo comunitaria e  possa apportare i giusti correttivi prima che una normativa sia emanata ed adempiuta da tutti.

Davide Lombino


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