Giovani italiani residenti all’estero esclusi dal voto alle prossime elezioni; su Facebook nasce un gruppo di protesta

Il diritto di voto è un diritto imprescindibile; prerogativa assoluta di ogni cittadino italiano anche se residente all’estero e quindi ne va garantito l’esercizio della funzione . 

E’ sorto in questi giorni sul noto social network Facebook un gruppo il cui nome è: “Studenti italiani che non potranno votare alle prossime elezioni”, dove viene espressa la rabbia dei giovani che si trovano all’estero per svariati motivi; si vedranno preclusa la possibilità di esprimere il proprio voto all’estero in vista delle prossime elezioni nazionali.
Secondo le disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica numero 226 del 22 dicembre 2012, infatti, alle elezioni del prossimo 24 e 25 febbraio potranno votare all’estero i cittadini italiani appartenenti alle forze armate e di polizia impegnati in missioni internazionali, i dipendenti di amministrazioni dello Stato temporaneamente fuori dal Paese e professori e ricercatori in trasferta, tutti per motivi di servizio. 

Gli studenti, invece, potranno esercitare il loro diritto solo se iscritti all’Aire (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero): ma l’iscrizione è possibile se la residenza copre periodi superiori ai dodici mesi; per di più il plico elettorale sarà inviato solo ai residenti registrati all’Aire entro il 31 dicembre 2012. 

Il gruppo dei giovani in completo disappunto con le scelte del governo; continua a crescere su Facebook come la rabbia nel vedersi negato un diritto acquisito e garantito dalla Costituzione Italiana. 

Cresce anche la delusione dei giovani nei confronti dello Stato che ancora una volta si sentono delusi e frustati da un diniego di esercitare un diritto acquisito semplicemente perché si trovano all’estero. 

Il Governo che ben poco ha fatto per i giovani per la crescita occupazionale e per creare nuovi posti di lavoro ha parte di responsabilità in questa partita. I giovani che privi di un avvenire; guardano oltre i propri confini geografici nazionali per cercare di accrescere le proprie conoscenze formative, o provare a crearsi un futuro all’estero; essendo molto difficile trovarlo in Italia (e poi con quali diritti giuridici ed economici); poco alla volta si vedono tolti anche quei diritti che tutti i cittadini italiani hanno acquisito con la nascita; per il semplice fatto di cercare una condizione di vita migliore.


Davide Lombino

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