Mario Monti; una risposta alla crisi italiana

L’Italia come sappiamo per far fronte alla crisi che si è abbattuta pesantemente in campo internazionale; e all’emergenza debitoria nei confronti non solo nazionale ma anche europea; (dove negli ultimi anni ha visto crescere enormemente il suo debito pubblico) è chiamata nuovamente ad un altro immenso sacrificio (dopo quello occorso dal governo Amato nel 1995 per ripianare i conti dello stato e conseguentemente lacrime amare per i cittadini); e con lei anche gli Italiani; che ormai si sono quasi assuefatti al motto: di dover fare sempre e solo. 

Ad una situazione politica di stallo bisognava correre ai ripari; pertanto dall’alto della sua sapienza il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; ha richiamato i politici e le due camere che presidiano al governo; ad un alto senso di responsabilità  chiedendo di farsi da parte; e lasciare ogni animosità per il bene dell’Italia.

E’ minata la credibilità dell’Italia; uno dei paesi fondatori dell’ Unione Europea; che da Leader si è trasformato in un paese trainato dall’Europa; aggravando le già problematiche casse europee impegnate ad erogare sostegni economici a  paesi come Irlanda, Grecia, Spagna per risollevare  una situazione comunitaria di stallo totale. 

Per uscire da una situazione involutiva e economicamente speculativa verso l’Italia; il presidente della Repubblica ha indirizzato il parlamento verso la formazione di un governo tecnico; presieduto da una persona al di sopra delle parti il cui nome fosse d’indubbia dirittura morale. 

Fra le varie voci in campo; si è avanzato il nome di Mario Monti il quale è piaciuto anche al governo europeo essendo stato  per dieci anni prima su designazione del governo Berlusconi nel 1994 e successivamente nel 1999 riconfermato dal governo D’Alema commissario europeo. Mario Monti dal 1989 al 1994 è stato Rettore dell’Università di Milano e proprio nell’ultimo anno ha ricoperto la carica di presidente. 

Precedentemente fu professore di economia e direttore della facoltà di economia della stessa sede universitaria. Nato a Varese nel 1943 ha conseguito una laurea in economia presso l’Università Bocconi; e proseguito gli studi presso la Yale University con sede nella città di  New Haven che  è una città degli Stati Uniti situata esattamente  nello stato del Connecticut. Ha insegnato presso le Università di Trento e Torino, E stato anche membro del consiglio di amministrazione di diverse società

Egli ha contribuito regolarmente al quotidiano italiano “Corriere della Sera” dal 1978 al 1994. Una raccolta dei suoi saggi è stata pubblicata con il titolo “Il Governo dell’Economia e della moneta Contributi per un’Italia EUROPEA: 1970 – 1992.” (Longanesi, 1992), è stato autore di molte pubblicazioni tra cui menziono:  Economia Finanziaria e Monetaria, e La politica di bilancio e integrazione europea. È stato Presidente della SUERF (Société Universitaire Européenne de Recherches Financières) dal 1982 al 1985 e del Comitato del Ministero del Tesoro sul sistema finanziario italiano che ha indicato le linee per le politiche finanziarie del paese per gli anni Ottanta

Nella fine del 1980 è stato membro del Comitato del Ministero dell’Industria che ha redatto la prima legge di Italia sulla concorrenza

Si è fatto notare anche in campo scientifico;  uno dei risultati più importanti della sua attività di ricerca in campo economico è il modello di Klein-Monti che descrive il comportamento di una banca in regime di monopolio, risultato degli studi paralleli di Monti e del premio Nobel Lawrence-Klein. il 9 novembre 2011 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per meriti in campo scientifico e sociale ed il successivo 13 novembre, a seguito delle dimissioni del Premier Silvio Berlusconi, riceve, sempre da Napolitano, l’incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva. Il 16 novembre ha sciolto la riserva e lo stesso giorno ha letto la lista dei ministri incaricati, priva di personalità politiche. 

Oltre alla carica di Presidente del Consiglio ricopre anche quella di Ministro dell’Economia ad interim. Adesso in Italia si avvia una serie di provvedimenti d’urgenza atti a salvare l’economia di bilancio; far ripartire il sistema economico, ridurre il gap economico-finanziario con gli altri paesi dell’ U.E. e possibilmente raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 anno in cui l’attuale legislatura finirà. 

Auguriamo un buon lavoro al Neo Premier e speriamo che le riforme in atto possano ridare fiducia agli Italiani e ridare un’Italia leader all’Europa.

Davide Lombino


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