Memoriale della Shoah, progetto importante per non dimenticare gli Ebrei vittime del nazismo

Il Memoriale della Shoah di Milano (Binario 21) sorge in un’area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari ordinari.

L’area era adibita al carico e allo scarico dei vagoni postali.


Tra il 1943 e il 1945 quest’area fu il principale teatro delle atroci deportazione di centinaia di ebrei verso i campi di concentramento tedeschi (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen).

I deportati ebrei venivano caricati sui vagoni merci, i quali venivano sollevati tramite un elevatore e trasportati al sovrastante piano dei binari pronti per essere spediti per il viaggio del non ritorno.

Era il 30 gennaio 1944 stazione centrale di Milano binario 21, seicento cinque ebrei furono deportati quella mattina e di essi tornarono a casa soltanto ventidue.

Il progetto Memoriale della Shoah nacque nel 2002 su iniziativa dell’Associazione Figli della Shoah, della Comunità Ebraica di Milano, della Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea, dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità di Sant’Egidio.

L’area su cui sorge il memoriale è la stessa in cui quel lontano inverno del 1944 gli ebrei furono deportati, si scelse Milano perché l’area di deportazione del binario 21 è l’unica rimasta intatta in Europa senza che abbia subito profonde trasformazioni.

L’area si estende su una superficie di 7.000 mq e si sviluppa su due piani, piano terra e interrato.

Il progetto non ha modificato la morfologia originaria dell’area, ma si è fatto in modo di sfruttare le caratteristiche dell’area per trasformarlo in un museo della memoria.

Si tratta di un sistema di spazi integrati in sequenza che disegnano un percorso tematico: dalla “Sala delle testimonianze”, dedicata alle voci dei sopravvissuti, fino al “cuore” del Memoriale: il “Binario della Destinazione Ignota” e il “Muro dei Nomi”, dove sono ricordati i nomi di tutte le persone deportate dal Binario 21.

L’attuale Memoriale della Shoah è il risultato di una rielaborazione progettuale messa in campo nel 2007 dopo la nascita della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.

La realizzazione prese solo vita il 26 gennaio 2010 con la cerimonia della posa della prima pietra.

I lavori di realizzazione dell’opera ad oggi non son ancora finiti a causa della mancanza di fondi, i lavori si sono svolti a singhiozzo.

Autorevoli volti del giornalismo come Ferruccio de Bortoli ed Enrico Mentana sono stati promotori di una campagna di sensibilizzazione per la raccolta dei fondi atti al proseguimento della realizzazione dell’opera.

Un contributo importante è stato donato dallo stesso comune di Milano derivante dai lavori di riqualificazione del tratto di via Ferrante Aporti antistante il Memoriale.

In  atto si sta portando a compimento l’ultima tranche di lavori che comprende al piano terra il completamento dell’atrio d’ingresso, del muro dell’Indifferenza, della rampa di accesso e la realizzazione del Luogo di Riflessione.

L’area è stata realizzata con l’intenzione di lasciare un segno tangibile sulle atrocità messe in atto dai nazisti, affinché le future generazioni che non vissero quei periodi, ne abbiano il vivido ricordo sempre presente e possano tenerne memoria, affinché tutto ciò non possa mai più accadere.

Per chi volesse maggiori informazioni o volesse far parte del progetto di realizzazione effettuando una donazione, può fare riferimento al seguente sito web: http://www.memorialeshoah.it .

“Le azioni alcune volte sono frutti di atti insani che rasentano la pazzia; la memoria far si che l’insana bestialità degli atti umani possano sempre essere dominati dall’umana ragione.”

Davide Lombino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un'altro punto di vista