Referendum Parlamentare, una scelta responsabile per il futuro del nostro Paese

160458771-192fcd6c-8e2a-4f20-8c00-5ce7d44ca71aSiamo arrivati alle battute finali di una corsa referendaria per il superamento del bicameralismo parlamentare, la quale è stata effettuata senza esclusioni di colpi bassi e veleni ad opera di tutti quei personaggi politici e personalità giuridiche che si sono fermamente opposte alla riforma referendaria del parlamento.

Di riforma referendaria si parlava già da tanto tempo, ma nessun premier o partito politico; fino ad ora aveva cercato di effettuarla veramente con tutto ciò che essa possa comportare.

Personalmereferendumnte non approvo tutto della politica imposta dal governo Renzi; ma una riforma che riguardasse la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto andava senz’altro effettuata (a prescindere dal partito politico che si sarebbe interessato ad effettuarla), specialmente quando come in questo periodo si chiede un ulteriore sforzo alla cittadinanza per “stringere ulteriormente la cinghia”.La riforma può contemplare punti facilmente discutibile; può non essere accettata in toto e presentare diversi aspetti non avalabili, ma ogni nuova riforma che se ne dica, “alla prima” non può essere perfetta, ma potrebbe diventare tale con l’introduzione di future modifiche.

E’ responsabilità primaria dei cittadini fare il possibile perché la riforma possa diventare esecutiva, per riuscire in quello che altri non hanno voluto impegnarsi: ovvero la riduzione del numero dei parlamentari.

Attualmente il Parlamento italiano è composto da 315 senatori e 630 deputati ai quali si aggiungono 7 senatori a vita, per un totale di 952 parlamentari, In Italia vivono 60 milioni di persone.

Gli Stati Uniti hanno un totale di 435 deputati e 100 senatori per un totale di 535 parlamentari che governo 306 milioni di persone, in Germania invece nel Bundestag (Parlamento federale) siedono 612 deputati, mentre nel Bundesrat (Consiglio federale) conta 69 membri per un totale di 681 parlamentari che governano una popolazione composta da 82 milioni di persone, in Francia i deputati dell’Assemblea nazionale sono 577, i senatori sono 343, per un totale di 920; la popolazione francese supera i 63 milioni di abitanti.

In Gran Bretagna; Il numero dei membri della Camera dei Comuni è 646. I Lord sono 738 a maggio 2009, ma non essendo eletti, il loro numero varia continuamente.

L’ufficio centrale di statistica britannico stima il numero di abitanti in oltre 61 milioni per la fine dell’anno. La Spagna contempla in Parlamento 350 deputati e 264 senatori, per un totale di 614 parlamentari. La popolazione spagnola è di 46,1 milioni.

Come si vede dai numeri, non occorre un così gran numero di parlamentari per governare un Paese come l’Italia, ma tutti si oppongono al cambiamento anche coloro come il Movimento 5 Stelle che vanno in giro per le piazze a screditare gli altri partiti politici, denunciando gli sprechi di denaro pubblico; ma quando si tratta di ridurre i costi del parlamento si oppongono fermamente alla riforma, solo perché è stata perorata da un partito politico opposto.

Tutto ciò produce una politica disfattista, la quale danneggia in primis i cittadini i quali sono attualmente i soli che stanno pagando le conseguenze di una crisi economica cronica e diffusa, essendo purtroppo le vittime e i capri espiatori allo stesso tempo di una crisi economica aggravata; anche da scelte politiche sbagliate portate avanti da una classe di parlamentari senza senso di responsabilità; il cui unico scopo è servirsi della politica per mantenere il potere politico il più a lungo possibile.

Ecco perché ritengo che il SI al referendum sia una scelta di responsabilità; al quale tutti i cittadini sono chiamati a rispondere, perché da questo voto referendario potrebbe decidersi il futuro del Paese.

 

Davide Lombino

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