Ruotolo; si all’appello d’Ingroia nuovo impegno politico del magistrato
Ha risposto ad un appello lanciato da Antonio Ingroia ex-Procuratore della Repubblica di Palermo; sceso in campo politico per la formazione del nuovo partito. Ruotolo ha dichiarato di essere contento di poter aiutare Ingroia nel compito di riportare moralità nel sistema politico italiano; a cominciare da una politica di epurazione dalle illegalità e mafie che hanno fatto da scenario in Italia nella politica italiana nell’ultimo ventennio.
L’entrata in politica dei magistrati segna una nuova era del Paese, i quali vorrebbero riscattare l’Italia da tanti anni di cattiva direzione politica incentrata più alla risoluzione delle questioni ad-personam che nell’interesse generale di tutti.
Ruotolo infatti esprime nella sua lettera di risposta ad Ingroia il desiderio di opporsi al berlusconismo ed al suo populismo; nonché alle politiche liberiste di Monti che hanno salvato l’Italia da un collasso economico; ma hanno aumentato pesantemente la pressione fiscale che è stata pagata dal ceto medio; lasciando indenne o quasi; le classi sociale più abbienti.
La scesa in campo politico spiega Ruotolo, è un desiderio di garantire la Costituzione Italiana che da troppo tempo è stata messa da parte; ma soprattutto sente il dovere morale di tutelare l’articolo 21 della suddetta Costituzione; che garantisce la libertà di pensiero, la libertà di informare e di essere informati.
L’Italia sana, quella fatta da gente onesta; quella che vuole che il Paese si riscatti non solo nei confronti dell’Italia; ma bensì dell’Europa e nel mondo; quelli che hanno desiderio di accostarsi alla politica sana come alto senso di responsabilità per il bene dell’Italia; ma che hanno paura di rimanerne coinvolti e fare parte di sistemi di politica corrotta; in quanto pensano sia uno sporco affare; vedendo perpetrare azioni intraprese da una classe dirigente che ne hanno svuotato il più alto concetto di valore sociale; sentono il desiderio di dare giustizia al Paese ed alla Costituzione che a detta di Roberto Benigni: “è la più bella parola del mondo”.
Il popolo sciopera e protesta; i magistrati scendo in campo in prima linea; i giornalisti chiedono risposte dirette ai leaders dei partiti; ma ottengono solo risposte fumogene tecnicamente di stampo politichese che non centrano l’argomento e forviano la domanda stessa; tutto dovrebbe riflettere.
L’Europa attende quel cambiamento politico che anche gli italiani vogliono uniti in una comunione d’intenti; i quali vorrebbero ridare all’Italia la sua Costituzione come la figlia che ritorna alla madre dopo essere stata rapita per lungo tempo; e rendere giustizia e rispetto ai padri fondatori che hanno lottato anche versando il proprio sangue; per donarci il diritto di essere un popolo libero in un libero stato.